mercoledì 4 febbraio 2009

Unghie mangiate=libertà

Ecco.
Ho ripreso a mangiarmi le unghie, dopo 3 mesi di resistenza e di lotta. Una recidiva che credevo non avrei subito. Ora ho nuovamente una specie di carta d'identità sulle mani che dice a chiare lettere: "Fusa, nevrotica, ansiosa, dispersa". Con le mie dita conciate così, posso indossare qualsiasi maschera, senza poterla dare a bere a qualcuno.
Ora ho due possibilità: sperare che le mie unghie crescano in fretta con qualche unguento stile concime o andarmele a far mettere finte. Che schifo, però! Debbo cedere a una delle due opzioni. La seconda è la più probabile.
Avanti al giudice, mio marito mi guarderà le mani e, se le troverà così ridotte, capirà che ho paura e sarò fottuta. Lui ha un animo bestiale: se solo capisse il mio timore per lui, mi mangerebbe a colazione in un sol boccone.
Per l'occasione, ovvero per calmarmi, per respirare a fondo senza cadere nella tentazione di sbranarmi anche le dita, fino alle nocche, mi sono comprata un bel mare a olio che, col faretto del soffitto, fa dei giochi strani di luce-ombra. Guardo il mare e cerco di dimenticare il momento difficile che, poi, ho voluto con tutta me stessa.
Sono stata cinque anni a sognare l'indipendenza. Cinque.
Quando spegnevo le luci, quando sentivo il respiro di lui navigare nel sonno, io aprivo gli occhi e contavo la penombra. Scivolavo all'angolo del letto, mi rannicchiavo, poggiavo la mia testa sul mio braccio e salivo sulla mia barca a vela mai esistita. Aprivo le labbra per ingoiare l'aria del mare che non c'era. Mi lasciavo dondolare dal senso di libertà e, intanto, i minuti balzavano in avanti lasciando me indietro. Poi, beata, quando mi sentivo sazia, m'addormentavo sul più bello.
All'alba, purtroppo, ero di nuovo lì, accanto alla bestialità, all'ossessione di mio marito.
Ora, pur con le unghie morse e distrutte, non ho più bisogno di rifugiarmi in un angolo di letto per essere libera. Sono loro ad essere il mio elogio alla libertà.

3 commenti:

Frankie Palla ha detto...

Per fortuna...
l'acqua copre circa il 70% della superficie terrestre.
Perchè,ti assicuro, di gente che naviga segretamente in solitudine per sfuggire a qualsiasi tipo di realtà, ne è pieno il mondo.

Riguardo le unghie...
le lascierei ben in vista almeno per adesso.
Oggi, sono l'emblema di questo senso di libertà che non è giusto nascondere.

Lila ha detto...

senso di libertà... di essere se stessi!
Non l'avevo mai visa così. Io ho smesso tre anni e sette mesi fa, giorno più giorno meno, dopo una vacanza in inghilterra in cui... ho tirato fuori le unghie.
Per dire.
è strano perchè ci pensavo proprio stamattina, quando ho visto un unghia lunga, e comeun fumatore che riprova a fumare una sola sigaretta.. l'ho mangiata. Il senso di soddisfazione, nonstante abbia subito smesso di nuovo, è stato incredibile. INverosimile. Sopratutto perchè le unghie me le sapevo mangiare davvero bene: Con arte. Smbravo quasi uscita dalla manicure, quando avevo finito!

nua ha detto...

Io no, io le mangio come viene, senza arte, sotto una specie di anestesia mentale o bulimia di unghie. Arrivo fino al fondo e mi fermo quando le mie mani diventano inguardabili. Poi mi fermo, un po' terrorizzata ma contenta, sazia, come ad aver riempito l'insoddisfazione strema.