venerdì 13 febbraio 2009

Cistite post traumatica e addebito

Il blog lo avevo aperto “tanto per”. Non pensavo di scriverci più di tanto, forse non pensavo proprio di scriverci, però poi ci ho scritto e la piega che ha preso è stata personale. Ora, poiché la piega mi piace, in quanto mi rilassa, ho deciso di usarlo anche per i miei ragionamenti.

Oggi sono stata dall’avvocato per la seconda volta e per la seconda volta sarei voluta scappare. Sarà l’arredamento antico e pesante, ma mi prende male. Mi immagino fantasmi notturni rincorrersi tra sedie, scaffali e quadri. Per dirla tutta, io in quello studio, se fossi la segretaria, non riuscirei nemmeno ad andare a fare la pipì. Sia mai che un fantasma faccia “Buuuuuuuu!” mentre sto facendo la pipì. Roba da cistite post traumatica.

Comunque, mio marito sta lavorando per una separazione giudiziale con addebito. Significa che è tutta colpa mia, che ho sbagliato io, che ho violato un paio di obblighi e bla, bla, bla. Non ne capisco il bisogno, visto che io da lui non voglio niente, nemmeno 1 euro. Pare che potrebbe chiedere una specie di risarcimento, ma io, a parte la bicicletta e uno stipendio normalissimo, non ho niente. In realtà vuole farmi tornare indietro, solo che io ho solo una voglia: andare avanti.

Quindi, secondo il mio avvocato, dovrò dimostrare che non è colpa mia, anzi il contrario. Mitico! Praticamente dovrei dimostrare cose personali e poco piacevoli. Ma come? Iniziando a consultare uno psicologo per i miei attacchi di panico, poi rompendo le scatole a un paio di miei amici che hanno assistito ad alcune scene non molto gradevoli e così via. No! No e no! Non reggo a uno strazio del genere.

Tornando allo studio dell’avvocato, io vorrei capire del perché del suo arredamento. Un cliente dovrebbe sentirsi a proprio agio, invece si ritrova tra anticherie bruttissime, che puzzano di stravissuto e di restaurato. ‘Ste cose vanno bene per le babbione o i babbioni con dentiera,lifting esagerati, pellicce e gioielli vistosissimi, non per una ragazza qualunque che pedala come una spaesata per le strade della città.

E poi, se dovesse andar male, come pago questa mummia del codice civile?

Farò collette.

Giocherò al superenalotto.

Farò la shampista.

Insomma che ne so…

2 commenti:

Frankie Palla ha detto...

Buonasera signorina Nua,
sono il suo avvocato dal gusto "de ne vorta".

Bellissimo post...
come sempre del resto.

Hai iniziato dicendo, ho parlato di cose personali, adesso cercherò di buttare dentro anche dei miei ragionamenti.

I tuoi ragionamenti sul tuo personale.
In pratica le due cose coincidono.

nua ha detto...

vorrei essere schizofrenica per non far coincidere niente.