Scrivere un post sui peperoni può sembrare strano, però mi è successa una cosa. Oggi ne avevo comprati quattro: due rossi e due gialli.
Ecco.
Li tagliavo a listarelle ascoltando un po' di musica. Poi giù nella padella con un filino d'olio. All'improvviso mi sono accorta che i colori di quei quattro peperoni erano così accesi, che sembravano essere colorati coi colori fosforescenti. Certo, la prima cosa che ho pensato è stata che i colori dei peperoni non sono più quelli di una volta. Dove li compravo erano diversi. Qui sono fosforescenti. E mentre pensavo al fosforescente, li ho visti amalgamarsi tutti insieme, come in una specie di unione ormonale o un intreccio di dna. Mi ha fatto un po' impressione, perché sono entrata un una catena di pensieri strani: mi sono ricordata di quanto siano importanti, per me, i colori . Io li amo tutti, uno a uno. Mi ci tufferei dentro per sempre, mi farei dipingere un arcobaleno dalla testa ai piedi e poi -boh!- me ne andrei alla ricerca di un alieno che cerca un arcobaleno.
Poi ci ho aggiunto le olive, i capperi e una manciata di pan grattato.
E' arrivata Martina e ho servito 'sti peperoni per contorno. Il mio cuore ha pianto nel vederli masticati e ingoiati dalla mia amica. Avrei voluto fermarla e dirle: "NOn lo fare! Non li mangiare! Quei peproni sono un intreccio artistico-fosforescente!".
Ahimé, ora saranno intrecciati nella cacca semi-fosforescente di Martina.
Che tristezza!
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2 commenti:
Povera Martina.
Hai chiamato per sapere come sta?
Scusa, ma dovrei chiamare i peperoni, non lei.
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