Ero al ristorante-pizzeria-bar con la mia collega Benedetta. C'eravamo messe all'aperto, pronte a farci baciare dal sole. Io m'ero presa una bella insalata mista con una bistecchina, lei un risotto agli asparagi. Poi è arrivato un signore sui 50 anni con compagna, s'è seduto vicino a noi, a due passi netti, e ha ordinato un piatto di ravioli, mentre la moglie un gelato alla vaniglia, cioccolato e tanta panna.
Lui era proprio un fisico da raviolo: un po' dalle tinte/gusti forti, con un maglione aderente che accentuava i contorni della sua pancia tonda e un pantalone un po' sciatto che cadeva su due scarpe a mocassino. Non ho voluto guardare i calzini, per il terrore di intravedere quelli da tennis e quindi non so cosa avesse tra mocassini e pantalone. L'ignoranza, a volte, aiuta la fantasia, così l'ho pensato coi calzini lunghi a cuoricini rossi e pulsanti (sì, la fantasia porta le gif animate anche sui calzini del prossimo).
Lei era un fisico da gelato alla vaniglia, cioccolato e panna: giunonica, colorata, dolce, con un rossetto e uno smalto alle unghie belli rossi, coi ricci biondi e con un davanzale da geranio.
Tutto questo l'ho notato con una guardata veloce e mi incuriosisco sempre quando mi rendo conto di come si fermino nella mente tanti particolari nel giro di un paio di secondi.
Però il vero, stratosferico, irrinunciabile, metafisico particolare stava per arrivare.
Stavo dicendo a Benedetta che a Pasqua non sarei andata dai miei genitori, ma dai miei amici, quando ho visto lui, l'uomo raviolo, prendere appunto un raviolo fumante e intingerlo nel gelato della donna vaniglia al cioccolato per poi ficcarselo in bocca con un verso gaudente, tipo "uuuuuuhhhhmmmm".
Il gesto l'ha ripetuto tre volte: uno, due e tre. Tre ravioli ficcati nella vaniglia e ummeggiati tra palato e lingua. Uno schifo. E' come abbinare la fragola col parmigiano, lo zucchero con la carne, un'arancia col pane, il cioccolato con la mozzarella o con l'insalata.
Ho lavorato, poi, per il tempo che mi rimaneva con quell' "uuuuuuuuhhhmmmmm" nelle orecchie e ancora non mi si è tolto del tutto.
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5 commenti:
sono allibita.
Ma gli do una possibilità: magari erano ravioli dolci?
no, erano quelli con burro, salvia e parmigiano. Schifo stratosferico.
Ma che brava!
Mi ha tirato fuori un bel sorriso.
Non tanto per il raviolo nel gelato o per le gif animate, quanto per il Suo scrivere refrigerante.
Che freschezza la Nua.
L'ennesimo grazie, Pin-up Nua.
Anche a me, che lo conosco da una trentina di anni e più, capita di rimanere un po' disorientato dalle cronache altroviste, a volte proprio non riesco a trovare il bandolo.
E con i tuoi commensali mi accade la stessa cosa.
Mah... Tedeschi? Quella popolazione mangia così strano...
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