La domanda mi assilla da ieri.
Trovati i miei quaderni della terza superiore, mi sono imbattuta in una mia analisi del testo di "Nebbia" di Pascoli. Una roba talmente deprimente...
Le anafore, le contrapposizioni, i cimiteri,i morti, il pessimismo stratosferico...
Mi chiedo: ma se a quei tempi fossero esistiti gli antidepressivi, che poesie avrebbero sfornato poeti come Leopardi o Pascoli?
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3 commenti:
Avrebbero scritto allegre filastrocche per bambini?
Mi sarei perso "L'infinito", che tristezza.
Noi ci saremmo persi "L'infinito", ma loro avrebbero gioito di più.
Ma poi la mia domanda doveva essere: un antidepressivo può cambiarti l'anima? Un Leopardi sarebbe davvero diventato un compositore di filastrocche per bambini se gli avessero dato un antidepressivo?
Non credo avrebbe scritto filastrocche, era una battuta la mia. Giacomino+Prozac= sguardi nell'infinito e penna nel cassetto, temo. Ciao Grande Piccola Nua
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