martedì 30 marzo 2010

La ruota gira

Lei,
la mia collega di lavoro,
quella che sa tutto,
quella che, quando seppe dei miei problemi di panico, se ne uscì con una frase di una superficialità disarmante tipo: "Chi soffre di attacchi di panico è una persona immatura.", ribadendolo più volte con arroganza e fastidio.
Ecco lei.
Lei ora è diventata immatura.

venerdì 26 marzo 2010

Gioia e pioggia

La mia gioia ipocondriaca
s'arrampica nella mia gola
e là rimane,
come un batuffolo di cotone.
Morbida come un soffio timido,
ruvida come un pizzico di segatura
si prende gioco di me,
sotto la pioggia di oggi
che cade e se ne va,
come se questa terra non avesse porti
o piazzole
o strade
o prati.
Come se la terra non esistesse.
Come se non esistessi io.
Come se il mio cuore,
celato nell'uggiosa emozione,
fosse truffato nell'assenza.
Se io avessi un desiderio,
ora e adesso,
adesso e ora,
t'afferrerei, mia gioia,
e ti sputerei lì,
dentro la pioggia senza radici
e senza tempo
e senza spazio,
per tenermi stretta la malinconia.

giovedì 25 marzo 2010

:-)

E' colpa della stanchezza se qui non sono più passata. Arrivo alla sera stanca e stralunata con la voglia di di bermi un tè alla menta e farmi una chiacchierata virtuale con Mario, se capita. Tutto il resto è un groviglio di iperattività: dormo poco e corro tanto e, quando mi fermo, punto le punte dei piedi al pavimento e zaczaczac vado su e giù. Insomma non trovo pace, però sono contenta.
Contenta di cavarmela da sola, nonostante la mia plateale insicurezza. Va bene così, quindi.

P.S.: tra i lettori che mi seguono, sulla destra del blog, vedo una vagina all'aria o ho le cosiddette traveggole?