Quando arriva l'autunno, quando inizia a far buio presto, quando, cioè, torno a casa e vedo le luci delle case accese, mi nascono spontaneamente -come un singhiozzo- fantasie familiari. Mi ricordo che quando ero ragazzina e mi chiedevano "Cosa vuoi fare da grande?" io rispondevo "La mamma", immaginandomi felice tra gli odori e i sapori della maternità, a "far la lana", a cucinare robe buone, a correre di qua e di là con i miei figli. Poi tutti sul divano a guardare la tv o a leggere fiabe, a colorare o a creare nuovi giochi.
In ogni finestrella illuminata ritorna il mio sogno e mi immagino che là, dietro quella finestra, una qualsiasi, ci sia una madre e i suoi figli felici ad attendere che arrivi il marito/papà.
Ecco, io me l'immaginavo così la mia vita.
Poi, nel tempo, s'è incrinato qualcosa.
Spesso mi capitava di trattenere il fiato e di tapparmi le orecchie troppo tardi, mentre sentivo mia madre dire a mio padre che lei era ancora lì, con lui, per i figli oppure che solo lei si sacrificava per i figli. Quel verbo, quel "sacrificare", deve avermi scavata dentro, piano piano, con costanza feroce e, così, un giorno, lasciando per sempre svanire il mio sogno, dissi al mondo: "Non voglio mai e poi mai avere un figlio in vita mia!".
E fin'ora così è stato.
Però stasera, nel vedere quelle luci accese in quella finestra, non so...
E' stato come essere tornata ragazzina, come se il verbo sacrificare si fosse nascosto dietro un albero, come se l'albero fosse precipitato dentro un fossato e come se il fossato fosse stato sbriciolato da qualche pioggia torrenziale rendendolo fiume e come se il fiume si fosse portato via tutto il brutto di quel verbo.
Per la prima volta, vorrei avere un figlio.
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7 commenti:
E fallo!
Mica devi "morire di sacrifici" per forza... e poi tua madre si riferiva al restare con un uomo che non amava, mica al tirare su i figli! (Che è una roba divertentissima, peraltro... ;-)
Molto di rado mi capita di emozionarmi davanti ad un post.
beh hai 30anni, sei "biologicamente" ancora in tempo. a me l'idea di un figlio non ha fatto mai nè caldo, nè freddo:forse semplicemente non ci pensavo e basta. adesso xò ci penso, e mi chiedo se non ho investito troppo nello studio e nel lavoro, e troppo poco nei sentimenti...
io di anni ne ho 36.
ciao un saluto
Anonimo1: divertirsi lei con noi o con me sa tanto di glassa utopica. Però sì, hai detto bene: tirar su figli dovrebbe essere divertimento e gioia.
Silvia: grazie!
Anonimo2: sei in tempo anche tu, hai voglia... Però ci vuole una passione incosciente per diventare genitori o desiderare di diventarlo.
brava!
grazie!
Prego!
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