La tristezza è un po' come un budino. Hai presente? Ti entra dentro e cerca di occupare tutti gli spazi possibili, poi si indurisce e se te lo vuoi togliere dalle balle ti tocca sbatterti a testa in giù, con l'incertezza della riuscita.
Non sono per niente triste: nulla mi è entrato dentro, nulla si è espanso, nulla ha occupato i miei spazi interiori "budinando"; però ci sono vicina: sono giorni che mi sento malinconica. Mi sto preparando alla colata di budino alla crema. Vorrei proprio fregarla, farle trovare pienezza spettacolare.
Devo riflettere, calcolare, progettare...
sabato 10 luglio 2010
Iscriviti a:
Post (Atom)